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CODICE ETICO DELLA SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA “DAMA SAN NICOLO’”

 

L’attività sportiva ha un’evidente funzione educativa e sociale, ed è veicolo attraverso il quale è possibile apprendere i valori reali che rendono il confrontarsi secondo le regole della propria disciplina, un’attività affascinante e istruttiva allo stesso tempo. Proprio in questo senso è fondamentale difendere e promuovere, tra coloro che organizzano e divulgano  la pratica sportiva, l’adesione a quei valori etici che ne costituiscono la forza ed il senso profondo. Oggi più che mai, in una società sempre più frettolosa e superficiale che guarda più all’apparenza e al successo, che non ha i valori fondanti dei rapporti umani, il riferimento all’etica sportiva è un passo necessario e i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti, direttamente o indirettamente, della vita societaria. L’adozione di un codice etico è la felice apertura di un’opzione di civiltà, di cultura democratica, di difesa e valorizzazione che significa concretamente amore per lo sport. Lo sport può essere grande veicolo di diffusione di questi fondamenti, ripresi da De Cubertin nelle sue olimpiadi moderne con il fair play. In un mondo in cui la fanno da padrone violenza, aggressività, prevaricazione delle individualità, mancanza di rispetto, ricerca del successo a tutti i costi, c’è sempre più bisogno di valori veri, che lo sport, quello genuino, sa trasmettere e diffondere. L’adozione del presente codice etico è espressione della volontà di promuovere uno standard significativo di sportività nello svolgimento delle iniziative motorie e/o ludiche, e di vietare quei comportamenti in contrasto con i valori etici che questo codice intende promuovere e garantire. È per questo che ci impegniamo ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza  e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente codice etico, prevedendo inoltre l’ipotesi di penalizzazioni nel caso di mancato rispetto dei contenuti, ma anche di premiare chi sottoscrive il presente documento, oltre chi si renderà degno di nota per gesti che ne richiamano i valori. Riteniamo inoltre che anche le altre parti interessate nella formazione e nella preparazione dell’atleta, ovvero la famiglia, gli allenatori ed i giudici di gara, debbano in qualche modo far parte e sottostare a questo codice. Pertanto abbiamo deciso di dotarci del Codice Etico come guida ed ispirazione di comportamento per tutti coloro che a vario titolo partecipano a un progetto sportivo condiviso come può essere il codice etico. In questo modo speriamo di caratterizzarci non soltanto per i risultati da perseguire sulla damiera ma, soprattutto, per un modo diverso di intendere e praticare il gioco della Dama, all'insegna della passione e dei valori più profondi dello sport: lo sport praticato per il piacere di essere praticato “al di la del risultato”. Rileviamo quanto oggi il modo di intendere e praticare lo sport a livello giovanile sia radicalmente cambiato e quanto la lealtà sportiva, il rispetto dell'avversario, il valore educativo dello sport appaiano oggi “fuori moda”. Noi crediamo invece che quel nostro modo di intendere e praticare lo sport possa e debba essere proposto anche oggi e con esso i valori che noi tutti respiriamo e che costituiscono non soltanto la base della nostra esperienza sportiva, ma anche e soprattutto una scuola di vita e che dovranno appartenere a tutti i giovani che indosseranno la nostra maglia: la lealtà sportiva, il rispetto dell'avversario, la capacità di vedere la vittoria e la sconfitta come elementi naturali dello sport e non come occasione di sopraffazione o di fallimento personale. I valori che ci hanno spinto a formare questa società sono anche i valori che hanno ispirato questo Codice Etico di cui ci siamo voluti dotare, un Codice di rispetto delle persone, delle regole e dei valori sportivi: questo è il nostro obiettivo prioritario ed è alla base della nostra stessa esistenza.

 

Art. 1 – Premessa .

Il Codice etico dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Dama San Nicolò contiene norme e comportamenti che tutti coloro che a vario titolo operano e opereranno in seno alla società sono tenuti a rispettare. L’adozione del presente Codice etico è espressione della volontà dell’Associazione di perseguire gli scopi sociali per i quali è nata e di vietare conseguentemente tutti quei comportamenti in contrasto non solo con le normative, ma anche con i valori etici che l’Associazione intende promuovere e garantire. Il Codice Etico specifica in particolare i fondamentali doveri di lealtà e correttezza previsti per tutti i protagonisti della vita associativa. La Società ripudia ogni forma di discriminazione e di violenza, la corruzione, il doping e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport.

La pratica del gioco della dama costituisce uno strumento sociale, educativo e culturale; i valori etici irrinunciabili del gioco della dama sono quelli di solidarietà e lealtà fra gli atleti, di rispetto per le regole, di imparzialità e regolarità delle competizioni.

Il gioco della dama deve tutelare e promuovere le qualità morali e materiali degli atleti, in particolare dei giovani, nonché migliorare e sviluppare in maniera armonica la loro personalità.

Lo spirito di competizione agonistica e la ricerca del risultato sportivo devono essere subordinati al rispetto dei valori fondamentali, in particolare al rispetto degli obiettivi di educazione, fisica e morale, degli atleti.

Il presente codice etico si ispira alla carta etica emanata dallo sport.

 

Art. 2 – Il Codice Etico

Il Codice Etico della Società reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno alla Società nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.

 

Art. 3 – I destinatari

Il codice etico si applica a dirigenti, tecnici, atleti, genitori, collaboratori, e comunque a tutti i tesserati; copia del presente codice è portata a conoscenza di tutti i succitati soggetti, ai quali è richiesta la condivisione e il rispetto di principi e regole in esso contenuti

Il Codice Etico si applica comunque a tutti i tesserati e a tutti coloro che lo sottoscrivono volontariamente.

 

Art. 4 – Efficacia e Divulgazione

L’iscrizione alla Società comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice.

Copia del Codice Etico è disponibile e consultabile sul sito https://galiettap.wixsite.com/damasannicolo, e pertanto tutti i soggetti destinatari sopraindicati tenuti a conoscerne il contenuto, ad osservare tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari all’uopo previste dalla Società. L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto. Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della conoscenza dello stesso.

L’Associazione promuove la pratica del gioco della dama intesa non come ricerca della vittoria, ma come momento di benessere psico-fisico, di formazione e di crescita.

In particolare l’Associazione si impegna a:

  1. - promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva e le sue finalità educative, formative e sociali;

  2. - sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello e per qualunque categoria, valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso iniziative pubbliche, campagne di comunicazione o diffusione di materiale informativo;

  3. - astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e ai giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;

  4. - promuovere presso atleti e sostenitori un atteggiamento leale e sportivo nei confronti sia dei propri atleti che degli avversari;

  5. - non incentivare alcun comportamento sleale.

 

Art. 5 – La Società

La Società s’impegna a:

  • operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente e ad uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività;

  • diffondere una sana cultura sportiva, promuovendo e garantendo un ambiente che premi sia il Fair Play che il successo agonistico.

La Società, inoltre, garantisce che:

  • tutti i suoi membri con responsabilità verso bambini e giovani sono qualificati per guidare, formare, educare ed allenare le diverse fasce di età;

  • la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico degli atleti, con particolare riferimento a bambini e giovani, assumono un ruolo primario e quindi l’impegno sportivo ed agonistico richiesto, in relazione all’età, è adeguato alle condizioni fisiche ed al livello di preparazione e qualificazione raggiunto.

 

ART. 6 Regole di comportamento

Chiunque operi in seno all’Associazione deve essere a conoscenza delle norme che disciplinano e regolamentano lo svolgimento delle proprie attività e dei relativi comportamenti, e dovrà pertanto tenere una condotta consona ai principi di lealtà, onestà, imparzialità, trasparenza e integrità morale e improntata all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.

È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo danneggiare l’immagine dell’Associazione o la reputazione di altre persone, enti o società.

I soci che ricevono deleghe e/o incarichi sociali hanno l'obbligo di :

  1. - assumere gli incarichi per spirito di servizio verso gli associati senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti;

  2. - mantenere un comportamento ispirato ad autonomia, integrità, lealtà e senso di responsabilità nei confronti degli associati e delle istituzioni;

  3. - seguire le direttive dell'associazione, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie ma mantenendo l'unità del sistema verso il mondo esterno;

  4. - fare un uso riservato delle informazioni di cui vengono a conoscenza in virtù delle proprie cariche; 5 - trattare gli associati con uguale dignità;

  1. - coinvolgere effettivamente gli organi decisori dell'Associazione per una gestione partecipata ed aperta alle diverse istanze;

  2. - rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa essere dannosa all'immagine dell'Associazione.

 

Art. 7 – I Dirigenti

I dirigenti della ASD Dama San Nicolò si impegnano a:

  1. - operare per promuovere la pratica del gioco della dama con lealtà ed onestà, nel rispetto di persone e regolamenti;

  2. - fornire il supporto necessario e garantire il coinvolgimento nella vita societaria ad atleti e tecnici della società offrendo adeguata assistenza alle famiglie e fornendo ai genitori degli atleti tutte le informazioni di carattere non tecnico necessarie;

  3. - individuare i collaboratori e i tecnici sulle base delle specifiche competenze possedute in funzione dei ruoli da ricoprire e della piena condivisione dei principi e dei valori che la società persegue;

  4. - astenersi dall’esprimere, attraverso qualunque mezzo, giudizi o rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine e della dignità personale di altre persone o di organismi operanti nell’ambito dell’ordinamento sportivo;

 

  1. - mantenere la riservatezza sulle notizie sensibili di cui si venisse a conoscenza riguardanti i tesserati della propria o di altre società;

  2. - astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;

  3. - favorire un clima sociale sereno di dialogo, collaborazione e trasparenza all’interno e verso l’esterno, con l’obiettivo di realizzare un progetto sportivo ed educativo;

  4. - recepire e considerare tutte le indicazioni e le proposte provenienti dai tesserati e utili per il miglioramento dell’organizzazione societaria;

  5. - mantenere un rapporto collaborativo con la Federazione, le autorità sportive e i soggetti istituzionali al fine di affermare i valori positivi dello sport e il rispetto delle regole a tutela di tutti: società, atleti, operatori, famiglie;

  6. - rispettare le altre società, i loro atleti, la loro organizzazione, evitando azioni che possano danneggiarle e sempre interloquendo con spirito collaborativo;

  7. - adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice Etico; 12 - rifiutare ogni forma di corruzione/concussione;

13 - divulgare il presente Codice e vigilare sul rispetto delle norme in esso previste; 14 - pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali azioni disciplinari;

15 - esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria al fine di garantirne la coerenza con le disposizioni del  Codice Etico;

 

Art. 7 – Lo Staff Tecnico

I tecnici e gli istruttori dell’ASD Dama San Nicolò si impegnano a:

  1. - operare nell’esclusivo interesse e benessere degli atleti e promuovere lo sport attraverso un comportamento etico, rispettoso delle persone, dei regolamenti e dell’accordo preso nei confronti della società;

  2. – tener presente che i tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e tener conto dell’influenza che le loro parole e i loro atteggiamenti hanno sui propri atleti;

  3. - promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;

  4. - garantire agli atleti, senza alcuna distinzione tra di loro, di poter praticare lo sport come momento di formazione e di crescita, senza l’assillo dei risultati;

  5. - permettere alle eccellenze di emergere ed avere la giusta attenzione tecnica evitando di eccedere nella esaltazione dei risultati sportivi, nonché di suscitare nei giovani, e nei bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;

  6. - operare per rafforzare il gruppo e sviluppare con lealtà l’attività sportiva, in linea con le direttive sociali, con l’obiettivo di creare un'atmosfera e un ambiente in cui il giovane atleta si senta a suo agio e provi piacere nel praticare l’attività sportiva;

  7. - educare l’atleta ad accettare il responso della damiera e l’operato degli arbitri, nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;

  8. - aiutare e agevolare gli atleti, principale patrimonio della società, nel relazionarsi con tutti i tecnici dello staff; fornir loro il necessario supporto e assistenza, in allenamento ed in gara, armonizzando le esigenze sportive con gli impegni provenienti dall’ambiente familiare, scolastico, di studio e lavorativo;

  9. - evitare qualsiasi tipo di pressione psicologica sugli atleti per legarli a se o per tenerli distanti da altri tecnici;

  10. - avere verso i genitori un atteggiamento equilibrato, senza ossequi o critiche, senza scadere in atteggiamenti mirati a ottenerne la benevolenza per avere in “cura” esclusiva il proprio atleta;

  11. - tenere verso gli atleti un comportamento uguale per tutti, indipendentemente dalle potenzialità individuali o dai risultati raggiunti, dando a tutti identiche chances di praticare il gioco della dama e partecipare alle competizioni non per primeggiare ma per star bene e migliorarsi, cercando di incoraggiare gli atleti a perseverare nei momenti di difficoltà e nei passaggi a vuoto che inevitabilmente si presenteranno nel corso della loro carriera sportiva;

  12. - collaborare apertamente e in modo trasparente con gli altri tecnici sociali, evitando gelosie di sorta, considerando i consigli e le indicazioni che portano, verificando con i colleghi programmi e metodi per favorire una crescita costante di tutto il gruppo, nell’ottica di una gestione tecnica collegiale;

  13. - evitare battute negative verso i colleghi tecnici, verso i dirigenti, i giudici, gli atleti della propria o di altre società; non offendere, né insultare, diffamare o criticare i colleghi e astenersi da comportamenti antieducativi che, in modo diretto o indiretto, possano danneggiare l’attività associativa;

  14. - porre grande attenzione alla salute degli atleti, attraverso il colloquio coi genitori, con gli altri tecnici, con i dirigenti, con i sanitari, adottando ogni cautela per la salvaguardia fisica dell'atleta; educare al non utilizzo di mezzi vietati  (doping)  e  alla   prevenzione  del  pericolo   di  assunzione   di  stupefacenti  e   sostanze   negative  per  la  salute.   15 - Gli allenatori e gli istruttori devono tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo sia nell’ambito sportivo che educativo, e devono trasmettere ai propri atleti valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello Sport. A tale scopo gli allenatori e gli istruttori s’impegnano a:

  1. - non premiare comportamenti sleali, ma condannarli applicando sanzioni appropriate;

  2. - agire in modo responsabile sotto il profilo pedagogico ed educativo, educando gli atleti all’autonomia, all’autoresponsabilità, ad un comportamento socialmente positivo e leale;

  3. - trovare soluzioni aperte e giuste in caso di conflitti;

  4. - sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.

 

Art. 8 – Gli Atleti

Gli atleti dell’ASD Dama San Nicolò si impegnano a:

  1. - mantenere un atteggiamento educato, rispettare gli orari degli allenamenti, sviluppare l’amicizia con i compagni, avvertire i tecnici o i dirigenti quando impossibilitati a effettuare un allenamento o partecipare a una gara;

  2. – rispettare gli avversari e i loro staff tecnici e dirigenziali;

  3. - tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per il mondo dello sport e della società civile;

  4. - incoraggiare e dare una mano a compagni e avversari che si trovano in difficoltà in allenamento e in gara;

  5. - saper vincere senza presunzione e saper perdere senza eccessiva amarezza complimentandosi o incoraggiando, sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta, compagni e avversari;

  6. - rispettare gli insegnamenti degli allenatori e le regole che vengono impartite da essi e dalla società;

  7. - praticare l’attività sportiva con passione e buona volontà, non dimenticando mai che lo sport è innanzitutto un gioco; 8 - rispettare i giudici di gara e il loro operato nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente; 9 - fare il possibile per rafforzare il gruppo e la propria società;

  1. - partecipare per quanto possibile alle gare, misurandosi ogni volta soprattutto con se stessi;

  2. - avere rispetto per la propria salute e mantenere uno stile di vita sano; rispettare la normativa nazionale ed internazionale in materia di lotta al doping non favorendo in alcun modo, né direttamente né indirettamente, l’uso di farmaci e sostanze atte ad alterare la prestazione;

  3. - coinvolgere e tenere informati i membri della propria famiglia sulle attività sociali, consegnare loro le comunicazioni della società, invitarli a collaborare con la società nelle trasferte e nei casi di necessità.

  4. - onorare lo sport e le sue regole attraverso una competizione corretta, giocando al meglio delle proprie possibilità e condizioni psico-fisiche, e comportandosi sempre secondo i principi di lealtà e correttezza;

  5. - rifiutare ogni forma di doping;

  6. - rispettare i compagni di squadra e lo staff tecnico;

  7. - tenere un comportamento esemplare e usare sempre un linguaggio appropriato ed educato.

  8. - Gli atleti che nelle sedute di allenamento non potranno essere presenti, dovranno personalmente dare comunicazione ai dirigenti competenti o al proprio tecnico, motivandone l’assenza;

  9. - L’atleta deve informare il proprio tecnico di ogni malattia o sintomo che potrebbe pregiudicare la propria salute nell’attività agonistica; a titolo esemplificativo, dolori muscolari, febbre, allergie, stati di malessere generale, ecc.

  10. - L’atleta deve informare tempestivamente il proprio tecnico o i dirigenti competenti di eventuali malattie “esantematiche” e/o “contagiose” nel rispetto della propria salute e di quella dei compagni di squadra;

  11. - Le dimenticanze di materiale, i ritardi non giustificati ed eventuali problematiche disciplinari, saranno oggetto di valutazione in negativo;

  12. - Non sono tollerati comportamenti antisportivi o di cattiva educazione quali maltrattamenti, derisioni, bestemmie e parole fuori luogo;

  13. - Gli atleti devono rispettare il codice etico, gli orari degli allenamenti e delle convocazioni; applicarsi nell’attività sportiva con il massimo impegno nel rispetto dei loro compagni, avversari, allenatori e dirigenti.

  14. - Gli atleti devono custodire con cura i materiali forniti dalla Società, avere un aspetto dignitoso, usare un linguaggio appropriato, un comportamento educato e consono alle aspettative della Società;

  15. - Frequentare gli allenamenti con costanza ed assiduità, rispettando gli orari e l’integrità delle strutture per la pratica sportiva;

  1. - Praticare lo sport con passione e buona volontà, non dimenticando mai che lo sport è innanzitutto un gioco;

  2. - Rispettare le norme degli enti di promozione sportiva ed accettare le decisioni dell’allenatore e dei giudici di gara, anche quando queste non sembrano condivisibili;

  3. - Saper vincere senza presunzione e saper perdere senza eccessiva amarezza;

  4. - Adottare un comportamento adeguato all’etica sportiva sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta; 31 - Aver cura della divisa sociale, nonché delle attrezzature sportive di cui si fa uso;

  1. - Rispettare l’avversario;

  2. - Dare il massimo delle proprie possibilità nell’intento di favorire il successo della società;

  3. - Ricordarsi che non si gareggia solo per sé stessi, ma che in gara si rappresentano anche i propri compagni di squadra;

  4. - Comportarsi in maniera dignitosa prima, durante e dopo la gara;

  5. - Adottare un linguaggio rispettoso nei confronti del pubblico, dei compagni, dei dirigenti e dei giudici. 37 - Gareggiare rispettando le regole e indossando la divisa sociale.

 

Art. 9 – I Genitori degli Atleti

I genitori condividono gli obiettivi che la Società si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice Etico e, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento e nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, si impegnano a:

  1. - far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un’ esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;

  2. - favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;

  3. - insegnare al proprio figlio il rispetto degli orari e degli impegni assunti nei confronti della società; 4 - evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;

 

  1. - promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psico-motorie;

  2. - mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane o del bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;

  3. – riconoscere e apprezzare le performance dei propri figli, ma anche quelle degli altri atleti;

  4. - assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico al fine di rappresentare per i propri figli un modello positivo da seguire;

  5. - evitare comportamenti scorretti nei confronti dei tecnici della società, criticando le scelte e la metodologia di insegnamento, e rispettare le decisioni dei giudici di gara anche quando queste non sembrano condivisibili insegnando ai propri figli a fare lo stesso;

  6. - Non fare carico sui figli delle proprie ambizioni.

  7. - accettare e rispettare le decisioni dello staff tecnico evitando qualunque forma di interferenza nelle loro scelte; 12 - astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in campo e gli allenatori;

  1. - incoraggiare la lealtà sportiva manifestando un sostegno positivo verso tutti gli atleti, sia della propria squadra che delle squadre avversarie, e mantenendo un comportamento responsabile verso i sostenitori delle squadre avversarie;

  2. - rispettare gli ufficiali e i giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente. 15 - aiutare i propri figli a capire le giuste motivazioni per praticare l’attività sportiva sia agonistica che amatoriale;

  1. - essere di esempio con un comportamento corretto in ogni situazione;

  2. - non criticare mai l’allenatore o i dirigenti della società in presenza dei figli;

  3. - riconoscere, oltre alle performance dei propri figli, anche quelle degli altri atleti; 19 - non fare da secondo allenatore: un allenatore può bastare;

 

Art. 10 – Rapporti con i parenti degli atleti:

Tecnici e Dirigenti sono a disposizione dei genitori degli atleti per tutte le informazioni necessarie “di carattere tecnico”; Per qualsiasi informazione, delucidazione “di carattere non tecnico”, l’unico interlocutore è il responsabile della Società o del settore specifico di attività;

La Società sportiva non ammette ingerenze da parte dei genitori e parenti degli atleti e/o intromissioni di carattere tecnico-sportivo per quanto riguarda convocazioni, ruoli, tempi di gioco, modalità di gioco e di allenamento, di esclusiva competenza del responsabile del settore condivisa con tecnici e istruttori della Società;

La Società sportiva auspica la condivisione del codice etico societario attraverso un comportamento educato, dignitoso  ed un linguaggio appropriato da parte dei genitori e dei parenti degli atleti, in particolare durante lo svolgimento delle attività della Società;

 

Art. 11 – Norme di comportamento sull’uso di comunicazioni in forma elettronica:

Gli Atleti, i tecnici i dirigenti e in generale tutti i tesserati e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo, non devono esprimere pubblicamente, e tramite i social media (Facebook, Twitter, Instagram, Gruppi Whatsapp, forum, blog, eccetera), giudizi o rilievi lesivi della reputazione dell’immagine o della dignità personale di altre persone o di organismi operanti nell’ambito sportivo.

Tutte le comunicazioni tra un dirigente, allenatore, staff o altro adulto coinvolto nell’assistenza alle squadre o verso un atleta devono essere di carattere esclusivamente professionale allo scopo di comunicare informazioni sulle attività della squadra. Ad esempio, qualsiasi comunicazione con un atleta non deve contenere o riferirsi a qualsiasi dei seguenti aspetti:

= uso di sostanze stupefacenti o alcoliche;

= orientamento sessuale o comportamenti inerenti l’attività sessuale;

= uso di linguaggio sessualmente esplicito;

= immagini inappropriate o sessualmente esplicite;

= discriminazioni su base etnica o razziale.

Le comunicazioni verso un atleta devono essere trasparenti, accessibili e professionali, nel significato di seguito indicato:

= trasparente: tutte le comunicazioni elettroniche tra allenatori e atleti devono essere trasparenti, ovvero con l’utilizzo di una comunicazione chiara e diretta e priva di significati nascosti e insinuazioni.

= accessibile: tutte le comunicazioni elettroniche tra allenatori e atleti dovrebbero essere conservate e aperte e, quando possibile, un altro allenatore o un dirigente o un genitore dovrebbe essere inserito in copia nella comunicazione a minori.

= professionale: tutte le comunicazioni elettroniche tra un allenatore e un atleta devono essere condotte professionalmente. Questo include la scelta delle parole, il tono, la grammatica, e gli argomenti usati.

Le comunicazioni via SMS e whatsapp, fatte salve le linee guida generali di cui sopra, sono consentite tra allenatori e atleti eccetto, preferibilmente, nelle ore notturne. I messaggi dovrebbero essere usati solo al fine di comunicare informazioni direttamente connesse con l’attività della squadra.

Le comunicazioni via e-mail tra atleti e gli allenatori possono essere utilizzate per comunicare eccetto, preferibilmente, nelle ore notturne. Nel caso di e-mail inviate ad un atleta minore, queste devono essere indirizzate in copia ad un altro soggetto (genitore, altro allenatore, dirigente della società).

I genitori di un atleta minore possono chiedere per iscritto che il loro figlio/a non sia più contattato/a attraverso  qualsiasi forma di comunicazione elettronica; per le comunicazioni ufficiali inviate dalla Società possono richiedere che vengano inviate ad un indirizzo da loro formalmente segnalato.

 

Art. 12 – Azioni disciplinari:

Eventuali violazioni del presente Codice Etico da parte di chiunque saranno valutate dal Consiglio Direttivo, che avrà il compito di verificare la notizia e quindi ascolterà le testimonianze di tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà l’azione disciplinare da intraprendere.

Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:

= richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze di minore  entità  (*);(*)  a  questa  sanzione  possono  fare ricorso direttamente, senza ricorrere all’intervento del Consiglio Direttivo, anche gli allenatori o dirigenti in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani.

= richiamo ufficiale verbale o scritto, nei casi di ripetute trasgressioni non gravi;

= sospensione dall’attività per un periodo di tempo, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o reiterate ammonizioni;

= espulsione dalla Società, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori e i principi del Codice etico.

= La mancanza della visita medica o il mancato rinnovo della stessa, autorizza la Società a sospendere l’atleta da qualunque attività.

= Il mancato pagamento della quota sociale entro i tempi concordati ad inizio stagione, autorizza la Società a sospendere dagli allenamenti l’atleta fino al saldo della stessa.

= L’uso della divisa sociale è finalizzato alla tutela dell’immagine della Società ed al rispetto degli obblighi assunti verso l’eventuale sponsor. Per tale motivo viene richiesto l’utilizzo della divisa sociale prima, durante e dopo tutte le competizioni e nelle eventuali premiazioni (individuali e di società). Non è consentito apportare modifiche all’abbigliamento sociale, personalizzare senza preventiva autorizzazione capi di vario genere con i loghi sociali ed effettuare la promozione di sponsor non ufficiali. Si ricorda che l’uso della divisa sociale è obbligatorio in tutte le manifestazioni sportive, in ogni caso l’Atleta che si renda responsabile della mancanza della divisa sociale durante una manifestazione riceverà, dapprima un ammonimento scritto da parte del Consiglio Direttivo ed in caso di reiterazione del comportamento una multa di euro 50,00 a titolo di risarcimento per danno d’immagine. Qualora il comportamento persista, il Consiglio Direttivo ha facoltà di deliberare l’esclusione dell’Atleta dalla Società.

= La Società avrà diritto di rivalsa sull’atleta, sui tecnici, sui dirigenti, sugli accompagnatori e sui genitori per le eventuali sanzioni comminate alla Società per causa degli stessi.

= La gravità di ogni avvenimento verrà decisa dal Direttivo e sarà inappellabile e insindacabile. Ogni tipo di decisione adottata deve essere comunicata al diretto interessato.

Il presente codice etico è alla base della vita dell’associazione.

Chiunque partecipi, a qualunque titolo e con qualunque ruolo, alle attività sociali è tenuto a conoscerne e condividerne il contenuto, garantendo l’osservanza di tutti i principi e di tutte le regole che lo compongono.

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